Boom delle abitazioni turistiche: l’investimento immobiliare in crescita dopo l’emergenza sanitaria

Dopo l’emergenza sanitaria il mercato delle abitazioni turistiche si è mosso in maniera consistente. Con la fine della pandemia non è venuta meno l’esigenza del lavorare in smart-working che, sommata all’aumento del costo del denaro per la ripresa dell’inflazione, sono elementi che tuttora contribuiscono ad alimentare l’investimento nel comparto immobiliare. Gli immobili da sempre sono ritenuti cassaforte di risparmi, contrariamente ai prodotti finanziari maggiormente soggetti a subire oscillazioni e rischi elevati. Fattori che stanno portando gli italiani a soggiornare in case di villeggiatura amplificando la domanda di unità al mare o in montagna, favorendo compravendite in queste località. Un ulteriore elemento che sta influenzando positivamente le compravendite turistiche è infatti l’andamento dei tassi di interesse. Nel primo periodo erano molto favorevoli, ed era inevitabile che favorissero le transazioni. Le compravendite tuttavia sono rimaste elevate anche nel corso del 2023, nonostante la forte impennata del costo del denaro.

Dai dati preliminari del 2023 emerge che le compravendite di abitazioni turistiche stanno crescendo maggiormente rispetto a quelle di altre località. E questo dimostra che gli immobili turistici siano tuttora una sorta di bene rifugio su cui si investe per proteggere il valore dei propri risparmi. Insomma, si acquistano immobili in località turistiche non solo per uso proprio ma anche come investimento in grado di produrre reddito. Questo si riversa anche sui prezzi, che sono in ulteriore crescita, per il fatto che la domanda è tuttora maggiore rispetto all’offerta.